
L'acqua che non ti aspetti: la verità sui PFAS che ogni famiglia dovrebbe conoscere.
Cosa succederebbe se sapessi che l'acqua che sgorga dal tuo rubinetto potrebbe essere un cocktail chimico involontario? Non è fantascienza, ma il risultato dell'ultima indagine shock di Greenpeace, che ha rivelato quello che molti operatori del settore già sapevano da tempo.
Immagina di versare un bicchiere d'acqua per te e la tua famiglia.
Sembra cristallina, eppure potrebbe nascondere un nemico invisibile: i PFAS.
Vediamo di seguito cosa sono e come è possibile tutelarci.
I numeri che fanno paura.
In quasi tutte le regioni italiane sono stati trovati questi "killer chimici" chiamati PFAS, anche detti "inquinanti eterni", cioè sostanze plastiche e residui chimici del mondo industriale, che hanno colonizzato fiumi, falde acquifere e, di conseguenza, i nostri bicchieri.
Un esercito invisibile di sostanze che si infiltra silenziosamente nelle nostre case e nel nostro organismo, in grado infatti di accumularsi e restarci a vita.
Molti di questi Pfas agiscono come interferenti endocrini e possono provocare danni a tiroide, fegato, sistema immunitario e alla fertilità. Ma nelle acque potabili italiane sono stati trovati anche quelli classificati come cancerogeni o possibili cancerogeni, la cui presenza è già considerata inaccettabile in molti Paesi. Perché gli studi scientifici più autorevoli dicono che, in questi casi, non c’è una soglia di sicurezza.
Greenpeace, per la sua analisi, ha infatti monitorato 58 sostanze, ovvero più del doppio delle 24 molecole che la nuova direttiva europea impone di quantificare.
Ed è proprio questo uno dei problemi legato alla sicurezza dell'acqua che usiamo e beviamo ogni giorno, ovvero il fatto che i parametri chimici usati per definirne il livello di sicurezza non sono ancora stringenti come dovrebbero.
L’obiettivo dell'indagine è stato quello di far luce su una delle forme di inquinamento più pericolose che abbia mai colpito il nostro Paese, per spingere le istituzioni a mettere in atto misure concrete per proteggere la popolazione contro i PFAS.
Per la tutela della salute e dell'ambiente in materia di acqua potabile sicura, noi di Fonte Papa ci siamo già mobilitati per dare il nostro contributo più di dieci anni fa, installando i primi distributori di acqua filtrata e purificata in tutti i quartieri della città, e recentemente, anche portando direttamente le nostre soluzioni certificate a casa delle persone con i depuratori domestici sotto-lavandino.
Questi composti chimici sono ovunque:
- Nelle pentole antiaderenti.
- Nei tessuti impermeabili.
- In alcuni imballaggi alimentari.
- Anche e sopratutto nella nostra acqua, compresa quella in bottiglia.
La soluzione? Conoscenza e azione.
Non siamo impotenti di fronte a questa minaccia. Un buon depuratore d'acqua può essere il tuo scudo personale, rimuovendo dall'acqua fino al 99,9% di questi contaminanti.
Altre efficaci misure per proteggere la tua salute comprendono l'abitudine di non scegliere abbigliamento prodotto con tessuti sintetici, ed evitare il più possibile che il cibo venga a contatto con materiali plastici o che sia in essi contenuto. Fra queste, si sottolinea l'utilizzo di padelle e pentole in acciaio inox o con rivestimento in ceramica, evitando quelle pubblicizzate come "anti aderenti".
La scelta intelligente
Installare un sistema di depurazione d'acqua domestico oggi significa:
Proteggere la salute tua e della tua famiglia da questi rischi.
Tramite l'eliminazione di PFAS e altri inquinanti, avere l'occasione di migliorare le tue condizioni fisiche, beneficiando potenzialmente di un maggiore equillibrio ormonale, e quindi di più energia e maggiore efficienza metabolica, rafforzando le difese immunitarie e rallentando i processi di invecchiamento.
Investire in prevenzione e dormire sonni tranquilli.
Salvaguardare l'ambiente non acquistando più acqua in bottiglie di plastica.
La domanda che tutti si pongono: "E ora cosa faccio?"
Informati sulla qualità dell'acqua della tua zona.
Fai controlli periodici sull'acqua che scorre dal tuo rubinetto, perché secondo la legge vigente, la verifica dello stato di salute delle tubazioni che forniscono l’acqua alla tua abitazione (il cosiddetto "ultimo tratto"), spetta ai proprietari degli immobili e ai loro amministratori. Nei tubi, quindi, si accumulano spesso notevoli residui di sostanze nocive che inevitabilmente finiscono per contaminare l'acqua che passa al loro interno ogni giorno, giungendo perciò indisturbati fino al tuo organismo. Quando è stata l'ultima volta che hai svolto questi controlli?
Considera l'acquisto di un depuratore certificato.
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